SANDMAN di Simon & Kirby (Parliamo del fumetto)

 

 

 

Sandman è il nome di sette personaggi, che compaiono nei fumetti pubblicati dalla DC Comics, tutti collegati, in un modo nell’altro, anche se ci sono tra loro concetti largamente dissimili.

Wesley Dodds fu il primo personaggio della DC a portare il nome di Sandman. Vestito in un abito d’affari verdi, un fedora e una maschera a gas, questo Sandman utilizzava una pistola emettente un gas soporifero per sedare i criminali.
Con l’avvento della “Silver Age” questo personaggio venne affiliato ai grandi eroi del passato, che nel “Multiverso” della DC Comics dell’epoca vivevano nel mondo “parallelo” chiamato Terra-Due.
IL “The Sandman” proposto qui invece è quello che potremo definire appartenente all’ambiente dove, nella DC Comics negli anni settanta, vivevano le “controparti moderne” di quegli eroi, l’universo di Terra-Uno.
Questo Sandman degli anni settanta fu creato, in qualità di “personaggio per bambini”, nientemeno che da Joe Simon e Jack Kirby (la “coppia di Capitan America”, nonchè gli stessi autori del “Sandman del passato”).
Il n. 1 fu scritto per essere un auto-conclusivo, ma seguirono una storia aggiuntiva e 5 numeri in più. Dopo il primo numero, le storie furono scritte da Michael Fleisher. Il secondo e il terzo numero furono illustrati da Ernie Chua.
Il Serial aveva per protagonista un “samaritano” che viveva nella Dimensione del Sogno e proteggeva i bambini dai loro incubi ed occasionalmente dalle minacce reali.

Questo Sandman fu originariamente inteso per essere il Sandman del mito popolare, “eterno ed immortale”, nonostante l’aspetto e le avventure da super eroe.

 

Questa versione di Sandman è stata pubblicata parzialmente in Italia dalla mitica Editoriale Corno, in appendice agli ultimi numeri dell’albo Kamandi.
La chiusura anticipata di questa testata fece sì che nella nostra penisola venissero pubblicati solo 5 dei 6 numeri usciti negli USA, col nome del personaggio tradotto in “L’Uomo di Sabbia”.

In realtà esiste anche una settima storia che ha avuto vicenda editoriale alquanto “travagliata”: Inizialmente doveva essere il settimo numero del serial, ma venne “soppresso” a causa della nota “DC Implosion”; la DC penso pertanto di “riciclare” questa storia inserendola nel n.61 dell’albo di Kamandi, ma anche questo progetto sfumò poichè, per la stessa causa, anche Kamandi chiuse col n.59.
La storia venne quindi pubblicata in B/N dalle sole matite su Cancelled Comics Cavalcade e poi, in una versione a Colori nell’albo natalizio “Best of DC Digest”.

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